Lo ammettiamo: a poche settimane dall’inizio della seconda edizione del Social Media Manager Program – percorso executive organizzato insieme a IFOA a Milano e Bologna per formare professionisti di Digital Marketing – lasciare parlare i protagonisti dell’edizione 2011/12 ci piace sempre di più
E così, dopo aver letto la valutazione complessiva del percorso fatta dalla studentessa Francesca e dal docente Carlo Bermani, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Anna Viganò, co-titolare del modulo di Community Management proprio con Carlo.
E’ nata una discussione molto valida non solo per gli interessati al percorso executive, ma per chiunque sia ‘vicino’ al mondo del Social Media Marketing e della comunicazione innovativa… Non vi resta che leggerla
Ciao Anna, rieccoci dopo l’intervista di un anno fa Allora, come valuti l’esperienza in Academy?
Buongiorno a tutti i lettori! Molto buona, è stato davvero stimolante provare a trasmettere alcuni concetti, best practice e tips&tricks.
8 moduli integrati: come giudichi il percorso didattico, le competenze necessarie ai social media manager to be ci sono tutte?
Le competenze ci sono tutte e sono intelligentemente integrate tra loro. Abbiamo davanti dei potenziali social media manager preparatissimi rispetto alla media!
Qual è la cosa che ti è piaciuta di più della prima edizione?
La curiosità, il confronto di livello elevato, la presa di coscienza che questo è diventato un lavoro ambitoe la gente che ha voglia di capirne le dinamiche è tanta.
Sei confermatissima per la BEWE Academy autunnale! Come pensi evolverà il mondo del community management? Nuovi social network da tenere d’occhio, nuove modalità di interazione e tool?
Secondo me questo sarà l’anno delle branded community, ne stanno spuntando tantissime. Un esempio nell’automotive: Mini, Audi, Bmw e Alfa lanciano in pochissimo tempo nuove community che non hanno più la logica da forum, ma si integrano con tutto il resto del mondo digital social. E’ forse arrivato il momento di invitare gli utenti giusti nei luoghi giusti. Quale miglior invito dell’aprire la porta di casa?
A livello di tool mi sta molto affascinando tutto lo scenario Kinect. Si possono fare cose incredibili anche a livello social. E la cosa pazzesca è che, a differenza di altre tecnologie, si comincia ad interagire senza toccare un device. Ci si avvicina alle dinamiche dell’interazione tra uomini, dove un gesto o uno sguardo possono procurarti gioia incredibile o un occhio nero….dipende!
Davvero interessante Salutiamoci con un consiglio ai partecipanti della prossima Academy e – per gli indecisi – una valida ragione per cui dovrebbero intraprendere il percorso.
Una ragione su tutte: il web è forse l’unica cosa non destinata ad andare in crisi, almeno per molto tempo. Sarebbe quindi un gesto che denota quantomeno lungimiranza. Un consiglio: siate semprecuriosi e smanettoni, è la miglior tecnica di ricerca che possiate avere.
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