Dopo avervi parlato del lancio del nuovo Tumblr-diario gestito da un nostro studente del Social Media Manager Program di Milano, continuiamo a parlare di web e professioni digitali dando la parola direttamente ai protagonisti della rete.
In particolare, in questo nuovo post-intervista parliamo di Search Engine Optimization – SEO, una delle attività più strategiche e importanti del web marketing aziendale. Citando Wikipedia:
“Con il termine ottimizzazione (Search Engine Optimization, SEO, in inglese) si intendono tutte quelle attività finalizzate ad ottenere la corretta rilevazione, codifica analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider.”

E lo facciamo intervistando Davide Muci, consulente per brand e agenzie con il progetto AdSeo e grande esperto delle dinamiche online.
Ne abbiamo approfittato per capire in che modo la pratica SEO si sta evolvendo nel tempo, soprattutto dopo l’avvento del social web. Una testimonianza molto, molto interessante, da leggere in pochi minuti!

Buongiorno Davide, e benvenuto sul blog! Che cambiamenti ha comportato il passaggio dal web 1.0 al social web per le attività di Web Marketing, in particolare di Search Engine Optimization?

Il web 1.0 è stato caratterizzato da politiche di link building legate principalmente ad article marketing, web directories, paid link, reciprocal link, etc. Dopo i recenti aggiornamenti dello spider di Google (Panda, Penguin, EMD) sono cambiate le strategie idonee per accrescere la popolarità di un sito.
Rand Fishkin lo scorso ottobre ha annunciato “the death of link building and the rebirth of link earning” confermando di fatto questo trend. Ritengo personalmente che le nuove politiche SEO dovranno tenere maggiormente in considerazione la parte Social per i seguenti motivi:
1. La nascita di Google Plus (il nuovo social network di Google) ed in particolare la funzione dell’Auhorship (ossia la possibilità di collegare l’account di Google+ con il proprio blog à https://plus.google.com/authorship) influenzerà sempre di più la parte organica della ricerca.
2. Il passaggio dal Guest Posting al Digital PR è un altro segnale importante del passaggio dal SEO 1.0 al SEO 2.0. Non conta più la quantità di link che vengono creati ma l’engagement che riesci a creare.

Le aziende comprendono l’importanza del posizionamento sul web, oppure la convinzione più diffusa è ancora che basta semplicemente ‘esserci’?

La consapevolezza sull’importanza del web è finalmente arrivata anche in Italia e si può notare ad esempio dalla crescita del numero di eCommerce sorti negli ultimi anni. Ma il budget che viene investito dalle PMI italiane non consente ancora di definire strategie efficaci (come ad esempio le Digital PR) per il posizionamento di un sito.

Quali sono a tuo avviso le conoscenze, le capacità e le attitudini necessarie per lavorare con successo nel settore?

La competenza più importante per lavorare in questo settore è sicuramente la capacità di saper lavorare in gruppo; il successo di un progetto deve essere condiviso con tutti gli stakeholder e non tenuto per se. Ci sono sicuramente skill di tipo tecnico che ti aiutano a comprendere la struttura di un sito internet,competenze di marketing indispensabili per l’Ads e la Web Analytics e competenze di copy writing per il Social.

Concludiamo con qualche proiezione: quali sono i trend attuali e gli orizzonti futuri della SEO?

Il claim “The SEO is dead” di cui si è largamente parlato nel corso degli ultimi anni è stata a mio avviso una prediction molto importante che ci ha reso consapevoli della molteplicità di canali che possono essere utilizzati per la promozione di un sito. Parlando di SEO, oltre alla già citata Social Seo, il settore Mobile è un canale a cui dovremo tenere sempre più in considerazione. Personalmente ritengo di fondamentale importanza lo sviluppo di un Sito Responsive (ossia adatto ad essere visto da qualsiasi dispositivo) e come conseguenza avere una Keywords Analysis orientata anche al mondo mobile.