Come ormai ben saprete, questo blog nasce con l’intento di raccontare le idee più innovative e creativein circolazione legate alla rete, dando se possibile la parola ai professionisti del web che ci lavorano ogni giorno. Vi abbiamo per esempio parlato poco tempo fa di Narranti Erranti, un progetto di micro-narrazioninato quasi per caso e che sta incontrando sempre più apprezzamenti.
Oggi abbiamo il piacere di raccontarvi un’altra avventura, quella di “Viaggio in Calabria“, progettata e costruita da FlipBulbs – un’agenzia che si occupa di contenuti digitali – per Rubbettino Editore. In cosa consiste il progetto? Lo introduciamo con una citazione dal sito web:
“Leggere e viaggiare insieme. Usare la mappa come un libro e i libri come mappe. Viaggio in Calabria è il progetto di letture digitali su iPhone, iPad e sul web della Casa Editrice Rubbettino per portare i lettori sui luoghi del racconto, e far scoprire la Calabria attraverso le storie e le parole dei tanti autori che l’hanno attraversata e ci hanno vissuto.”
Viaggio in Calabria parte proprio dalla regione del Sud Italia, così ricca di storia, e la racconta attraverso le nuove tecnologie 2.0 e le opere editoriali pubblicate dall’Editore Rubbettino. Da queste sono state estratte tante citazioni sul territorio – poi geolocalizzate – e creati percorsi tematici per il lettore, che può vivere l’esperienza grazie allo stesso portale web, alle app per iPhone e iPad ed agli ebook tematici che contengono approfondimenti e altri contenuti esclusivi.
Un bel progetto di editoria 2.0, dunque: chi meglio degli ideatori poteva raccontarcelo nel dettaglio?
Ecco allora l’intervista a Alessandro Catania, co-founder di FlipBulbs e consulente per diversi progetti legati a brand e contenuti tra l’Italia e la Francia. Se ci seguite e il nome non vi suona nuovo… avete ragione! Lo avevamo già intervistato sulla fanpage di BEWE Academy, a proposito di professioni digitali e web 2.0.Questa volta ne abbiamo approfittato per andare molto più in profondità, parlando anche a 360 gradi di temi connessi ai nuovi media. Curiosi?
Buongiorno Alessandro! Come è nato il progetto “Viaggio in Calabria”?
Buongiorno a tutti! Da qualche tempo riflettevamo alle problematiche della geolocalizzazione, una tecnologia potente che molti avevano abbracciato, senza però sfruttarne a pieno il potenziale. Riflettevamo soprattutto ad un uso innovativo nel campo dei contenuti culturali. Poi una mattina, a Bologna, qualche ora prima di prendere un aereo per Bordeaux e passare il weekend a S.Emilion, entriamo in libreria e apriamo uno dei libri in vetrina: Microkosmos di Edoardo Sanguineti. Apriamo casualmente a pagina 76 e troviamo una meravigliosa poesia che parla proprio di S.Emilion. Da quel momento abbiamo lavorato per trovare un modo di riprodurre quest’esperienza di serendipità letteraria, capace di riqualificare l’esperienza del luogo e del viaggio, sfruttando il potenziale della geolocalizzazione.
Quali sono gli obiettivi del progetto?
L’obiettivo è innovare le pratiche di lettura partendo dai contenuti e non dalla tecnologia. Da una parte il progetto è una proposta per l’innovazione delle pratiche di editoria digitale, che spesso sono troppo concentrate sulle problematiche della distribuzione, e dimenticano la specificità dei contenuti. In questo senso Viaggio in Calabria propone di creare nuove esperienze di lettura che siano pertinenti rispetto al digitale. Dall’altra parte, il progetto permette di riscoprire la tradizione degli scrittori viaggiatori in un modo inedito, sfruttando appunto strumenti digitali.
Come avete organizzato le attività e distribuito le competenze?
Nella fase di progettazione preliminare e di definizione della strategia, abbiamo lavorato insieme, riflettendo agli scenari possibili e assicurando la coerenza del progetto a tutti i livelli. In questa fase, una delle nostre competenze comuni, la semiotica, ci ha permesso di dialogare efficacemente e di progettare a partire dallo studio dei contenuti e delle pratiche di lettura/viaggio. Questa fase ha infatti incluso anche il lavoro di ricerca e di trattamento/estrazione dei contenuti: Viaggio in Calabria è possibile perché questo tipo di esperienza di lettura è pertinente nei confronti di questo tipo di contenuti; molte delle scelte di progettazione, quindi, sono state fatte proprio in funzione della specificità dei contenuti (e non a priori).
Poi, una volta creato l’ecosistema digitale, ognuno di noi ha potuto sfruttare al meglio le proprie competenze lavorando su componenti e tecnologie specifiche -database di frammenti, le pagine Social, PHP, Google Maps, …- oppure su problematiche specifiche, trasversali alle piattaforme -ad esempio, sulle interfacce di lettura, oppure sull’identità visiva, … In questo modo ognuno di noi ha potuto far fruttare la propria specializzazione, senza però mai perdere di vista la concertazione e la riflessione di fondo su temi trasversali, che assicura la coerenza del progetto.
Quale è il plus del progetto?
E’ un progetto innovativo, che trae la sua forza dall’eccellenza dei contenuti letterari della collana Viaggio in Calabria e dalla sensibilità di Rubbettino Editore, che, da subito, ha capito il progetto, e ci ha lasciato lo spazio e il tempo perché fosse realizzato così come tutti lo avevamo immaginato.
E i primi risultati?
A pochissimi giorni dal lancio, sono molto positivi. Tutti, lettori, editori e professionisti capiscono l’interesse e apprezzano il progetto. In particolare, siamo molto contenti che secondo Vittorio Cappelli, curatore della collana Viaggio in Calabria, questo progetto digitale abbia sviluppato delle possibilità che la collana già aveva in nuce ma che non erano state anticipate; e che questo sviluppo sia perfettamente coerente con il senso della collana. Insomma, carta e digitale non sono affatto in opposizione ma complementari perché creano esperienze e pratiche di lettura molto diverse.
In che modo le nuove tecnologie possono supportare e sviluppare il potenziale e l’innovazione di settori più tradizionali come l’editoria?
Quello che conta non è la disponibilità di nuove tecnologie, ma l’utilizzo che se ne fa in fase di progettazione. La differenza sta nel progettare buone pratiche, sensate per gli utenti, utilizzando gli strumenti e le tecnologie più pertinenti. Nell’editoria, come in altri settori, il fatto che ci si concentri sulle nuove tecnologie spesso fa dimenticare che per progettare l’innovazione in maniera sostenibile e pertinente, bisogna mettere al centro della riflessione l’esperienza dell’utente.
Idee e progetti futuri?
Mentre continuiamo la nostra collaborazione con Rubbettino Editore con nuovi progetti editoriali su arte e gastronomia, stiamo anche lavorando a progetti analoghi che possano interessare altri soggetti e regioni nell’area Mediterranea. Inoltre, stiamo riflettendo sulle potenzialità del nostro lavoro sui contenuti nel campo dell’educazione e dell’apprendimento con strumenti digitali.
… e chissà che non trovi ispirazione dalle parole di Ivonne Citarella sulle potenzialità formative di Second Life! Ringraziamo Alessandro: e voi, avete esplorato Viaggio in Calabria? Un progetto tra geografica, editoria, web e user experience… da non perdere! Ah, dimenticavamo: lo trovate anche su Facebook,Twitter e Flickr
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